Come rendere l'Italia vincente

La partita contro la Macedonia, e prima ancora quella contro Israele, hanno evidenziato gravi carenze nella squadra azzurra. Alcune scelte di Ventura si sono rivelata sbagliate. Ci sono alcuni cambiamenti da fare per tornare a un'Italia non dico brillante, ma quantomeno vincente e concreta. La seguente è la formazione che avrei fatto giocare ieri, che schiererei contro l'Albania e, perché no, anche nello spareggio per accedere ai Mondiali.

Modulo
I tre attaccanti non hanno funzionato. Passerei quindi alle due punte. Si potrebbe tornare al 3-5-2 contiano, ma Ventura predilige il gioco sulle fasce; allora meglio mettere due ali vere e proprie che due mezzali adattate. Dunque perché non puntare su un classico 4-4-2?

La formazione
In porta, neanche a dirlo, Buffon. Resta ancora il miglior portiere, checché se ne dica, l'anagrafe, per i grandi di questo ruolo, spesso non conta ed esistono diversi precedenti, di cui il più famoso è senz'altro quello di Dino Zoff, che vinse un mondiale a 40 anni. L'età che compirà Gigi tra pochi mesi. Donnarumma sarà il sostituito.
In difesa, terrei in panchina Barzagli come un jolly del reparto arretrato, quello che fa in pratica nella Juve, ma a 36 anni sarebbe il caso di cominciare a cercare un sostituto. Bonucci d'altra parte non attraversa un gran periodo di forma e lo terrei fuori. Come titolari, quindi, Chiellini, vero capitano dopo Buffon, e Caldara: il difensore di proprietà della Juventus ha dimostrato grande maturità giocando nell'Atalanta. Si è guadagnato quindi la maglia da titolare.
Come terzini sulla destra confermerei Zappacosta, sulla sinistra Calabria del Milan, che può giocare su tutte e due le fasce.
Veniamo ora al centrocampo, forse la nota più dolente perché Gagliardini e Parolo hanno dimostrato di non poter reggere la regia del gioco. Con De Rossi, Verratti, Marchisio e Pellegrini indisponibili largo agli esordienti: uno è Mandragora, di proprietà della Juventus e in prestito al Crotone; il centrale sta disputando un ottimo campionato con i calabresi e può svolgere entrambe le fasi. Sarà affiancato da Danilo Cataldi, della Lazio e in prestito al Benevento, centrocampista molto duttile che non a caso dice di ispirarsi a Marchisio. Sugli esterni, a sinistra l'altro atalantino della Juve, Spinazzola, e a destra Florenzi. Il romanista è rientrato da un lungo infortunio giocando una buona partita contro il Milan e segnando anche un gol. In attacco, con Belotti infortunato, confermerei Insigne, che farebbe la seconda punta invece che l'esterno offensivo, quindi con maggiori possibilità di andare in rete, e Immobile.
Importanti però saranno anche le sostituzioni a seconda dei momenti della partita: se l'Italia avrà bisogno di trovare una rete si potrà far entrare Bernardeschi al posto di Spinazzola (oppure di Calabria, arretrando Spinazzola a terzino) per dare più spinta sulla sinistra: l'ex viola è dotato di ottima tecnica e può giocare in tutte le zone del campo. Nella ripresa inoltre si potrà inserire Federico Chiesa al posto di Insigne potendo così approfittare della stanchezza degli avversari, oppure subentrando a Florenzi nel ruolo che predilige. Infine Petagna o Cutrone al posto di Immobile, per sfruttare nel gioco aereo i cross dalla fascia. Se invece i due interni avranno bisogno di aiuto, si potrà trasformare il 4-4-2 in un 3-5-2; Florenzi dalla fascia si sposterebbe al centro del campo, Rugani entrerebbe al posto di Calabria, a formare un trio difensivo con Chiellini e Caldara, e Zappacosta avanzerebbe sulla linea dei centrocampisti.

Ecco quindi il 4-4-2:


















Che all'occorrenza può trasformarsi in un 3-5-2:


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